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10 cose che non sapevi sull’Inghilterra

Non solo Big Ben, Hooligan e the alle cinque del pomeriggio. Dopo qualche mese in Inghilterra ho visto un numero di cose tali sufficienti a stilare una sorta di classifica delle 10 cose che la maggior parte di noi ignora prima di mettere piede Oltremanica e sono peculiari a questa nazione.

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1. Le ragazze inglesi non soffrono il freddo

A giudicare da come si vestono per uscire nelle gelide notti dell’inverno inglese sembrerebbe che le ragazze inglesi non soffrano il freddo. Un cappotto proprio no?

alcol_nhs2. Dimmi quanto bevi e ti dirò chi sei

L’alcol è un problema sociale serio in Inghilterra, a conferma di ciò il modulo che si riceve al momento dell’iscrizione al Nhs, l’equivalente del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Per capire che bevitore sei una sfilza di domande che vanno da quanti bicchieri di birra bevi al giorno a quante persone hai ferito nella tua vita a causa dell’alcol.

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3. Cracker, quello non commestibile

Se trascorrete il periodo natalizio in Inghilterra e andate al ristorante o sarete invitati a pranzo da amici inglesi troverete sul piatto uno strano cilindro di cartone con tanti nastri. E’ il “cracker”un gadget natalizio che rientra a pieno nella tradizione inglese. Due persone tirano le estremità producendo un piccolo scoppiettio che apre il cracker e fa uscire un regalo nascosto all’interno.

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4.  Acqua tiepida questa sconosciuta

Una delle cose che non metterete molto a conoscere e con cui, soprattutto d’inverno, si ha molta difficoltà a simpatizzare è l’impossibilità di lavarsi le mani con acqua tiepida. Nei bagni inglesi infatti i rubinetti dell’acqua calda e fredda dei lavandini sono separati il che vi obbligherà a destraggiarvi con le mani in rapidità tra l’acqua gelida e quella bollente.

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5. Cortese fa rima con inglese 

Siete al supermercato e non trovate qualcosa? Non esitate a chiedere. Il venditore lascerà ciò che sta facendo per accompagnarvi dall’altra parte dell’ipermercato a 2 km di distanza e assicurarsi di avervi aiutato.

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6. Fare shopping alle sei di sera? Da matti!

Gli orari dei negozi sono anche questi molto diversi dai nostri. Bisognerà quindi abituarsi subito al ritmo inglese onde evitare di andare fino in centro per fare shopping e rimanere a bocca asciutta davanti la saracinesca chiusa alle…. 17.30!

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7. Due mele? Un etto di plastica

Un’altra delle cose che mi hanno subito colpito facendo la spesa in Inghilterra è la quantità degli imballaggi per frutta e verdura. Pomodori, mele e quant’altro avvolti in quantità di plastica da far riempire la pattumiera di rifiuti inutili.

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8. 21 anni e 30mila euro di debiti

A 21 anni uno studente inglese ha già un debito di circa 30mila euro. Questo perché in Inghilterra le tasse universitarie arrivano a 9.000 sterline l’anno (circa 12mila euro) che il governo presta loro ma che dovranno poi comunque rimborsare non appena sul mercato del lavoro. Non certo il modo migliore per garantire l’accesso all’istruzione a tutte le classi sociali.

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9. Attenti alla nonna motorizzata

Si chiamano “mobility scooter” (scooter per la mobilità personale”) e non sono, come si potrebbe inizialmente pensare, solo appannaggio di persone con disabilità ma largamente utilizzati da anziani capaci di camminare che lo usano per evitare di affaticarsi e che invadono marciapiedi e centri commerciali con i loro bolidi.

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10.  La fila, emblema del civismo inglese

Finiamo con quello che è molto probabilmente l’esempio più lampante dell’essere inglesi: la fila. Anche se l’autobus non è ancora arrivato tutto comincia alla fermata, le persone si predispongono l’una dietro l’altra e nessuno mai oserà imbrogliare semplicemente perché questa è una delle regole primordiali del civismo inglese.

Post pubblicato sul Fatto Quotidiano

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