Alla scoperta della Val d’Ega – Alto Adige (Aprile 2014)
Ad appena 20 minuti da Bolzano, tra il Massiccio del Catinaccio/Rosengarten e quello del Latemar c’è la Val d’Ega (Eggenthal): l’area escursionistica più estesa di tutto l’Alto Adige/Sud Tirol.
Ricca di piccoli villaggi fuori dal tempo, borghi isolati e vecchie case contadine la Val D’Ega è meta di escursioni estive con i suoi paesaggi dove spiccano fiori, e prati verdi, e invernali quando tutto si tinge di bianco. Ai piedi del Catinaccio c’è Carezza, rinomata località turistica e zona sciistica che ospita il famoso lago, una delle mete più frequentate dell’Alto Adige.
Tra i comprensori sciistici più soleggiati dell’Alto Adige (ben 8 ore al giorno di sole in media d’inverno) e i suoi 40 km di piste Carezza è particolarmente adatta alle famiglie, con piste facili per bambini o chi è alle prime armi e piste nere per i più esperti.
Insieme ad Obereggen, altra importante area sciistica del comprensorio Dolomiti Superski (il più grande carosello sciistico del mondo) la zona offre 88 km di piste da sci e 100 km di piste da fondo. Inoltre per chi non è appassionato di sci vi sono tante alternative come i sentieri per racchette da neve e piste da slittino.
Una neve record ha imbiancato la Val d’Ega e tutto l’Alto Adige/Sud Tirol quest’inverno, ben due metri di coltre bianca che non hanno fermato l’attività turistica grazie alla perfetta organizzazione e pulizia delle strade con gli spazzaneve e spargisale che facevano la spola in continuazione per permettere a turisti e residenti di poter continuare le loro attività come se niente fosse.
Ma la Val d’Ega non è solo natura o piste da sci. A 1500 metri d’altezza, tra i paesi di Nova Ponente e Monte San Pietro, nell’affascinante paesaggio delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Unesco, domina imponente la valle il bellissimo Santuario della Madonna di Pietralba. Fondato nel 1553, è il luogo di pellegrinaggio più importante di tutto l’Alto Adige, tra i suoi pellegrini più noti vi sono ben due Papi: Albino Luciani e Giovanni Paolo II.
Turismo sostenibile ed eco-compatibile
Parte della rete “Alpine Pearls” (consorzio che fa delle vacanze sostenibili la propria ragion d’essere)Obereggen pone grande attenzione al rispetto verso l’ambiente alpino. Un esempio importante di tale attenzione è dato dal nuovo impianto di teleriscaldamento costruito nell’estate del 2007 per servire l’intera località.
Tutti gli alberghi di Obereggen, sono ora collegati a questa nuova rete di teleriscaldamento che ha di fattoridotto drasticamente le emissioni di CO2 nell’ambiente e fatto risparmiare 500.000 litri di gasolio(con conseguente riduzione di traffico su gomma, prima necessario per il rifornimento).
Il nuovo combustibile è rappresentato da scarti di legname, forniti direttamente dall’industria del legno e dalle economie agricolo-forestali locali, trasformando uno scarto in risorsa rinnovabile.
La centrale, grazie a speciali filtri e ad un impianto di condensazione, è in grado di ridurre l’emissione del gas di combustione fino ad un massimo di 20 mg di polveri sottili per metro cubo d’aria, molto al di sotto dei limiti consentiti dalla legge.
Per questi motivi, Obereggen può essere senz’altro definita una località turistica sostenibile e a scarso impatto ambientale, parte del patrimonio mondiale delle Dolomiti che contribuisce attivamente al mantenimento e salvaguardia della natura.
Che sia d’inverno o d’estate quello che resta sono i panorami naturali mozzafiato e la natura incontaminata che non vi lasceranno indifferenti. Aggiungeteci anche il sole, presente 300 giorni l’anno e difficilmente potrete resistere dal visitare dei posti così unici.
CURIOSITA’: Oltre ad Agatha Christie e Winston Churchill, anche la principessa Sissi ha vissuto il fascino dei colori del Catinaccio.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Moseralm, ai piedi del Catinaccio si trova in un’oasi di pace circondato da piste di sci di fondo e impianti di risalita.
DA ASSAGGIARE: I tradizionali Canederli, il delizioso Kaiserschmarrn (dolce dell’imperatore), le gustose mele, il fresco latte dei masi di montagna (rigorosamentesenza OGM) senza dimenticare lo speck.
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