Strasburgo medievale e fluviale
Dopo aver scoperto il quartiere della stazione eccoci nel cuore della Strasburgo medievale. Che sia estate o inverno la Place du château è sempre un crocevia di turisti e residenti che si incrociano e si fermano per ammirare l’imponente Cattedrale.
La grande piazza lastricata ospita esposizioni e animazioni che si susseguono con l’alternarsi delle stagioni e vanno dalle sedie sdraio estive per permettere di osservare ogni minimo dettaglio della Cattedrale rimanendo comodamente al sole, al tradizionale e antichissimo mercatino di Natale d’inverno, la cui reputazione travalica le frontiere.
Attraversiamo la piazza per dirigerci verso un altro edificio importante di Strasburgo che si trova di fronte alla Cattedrale. Il Palais Rohan il cui cortile interno ricorda quello dell’Eliseo, è stato costrutio nel 1732 come residenza del Principe Vescovo di Strasburgo Armand-Gaston-Maximilien de Rohan-Soubise. L’architettura rispetta la tradizione degli hotels particuliers francesi di quell’epoca, per segnare la potenza e il vigore artistico francese nella città, francese dal 1681.
Oggi il Palazzo Rohan è sede di tre Musei : quello archeologico, delle Arti decorative e delle belle arti. Visitiamo il Museo delle arti decorative e ci lasciamo impressionare dai fasti della Camera del Re, dalla bellezza delle porcellane di Hannong senza parlare degli incredibili meccanismi dell’orologio astronomico, per poi fare un salto nel passato e tornare bambini con la collezione di giocattoli meccanici dei più originali e disparati.
Finita la visita del museo, approfittiamo dello Strasbourg Pass e ci rechiamo sul retro del Palais Rohan alla volta dell’imbarcadero Batorama, il battello panoramico che propone di scoprire la città attraverso la navigazione dei suoi canali e del fiume ILL in compagnia delle sempre utili audio-guide. Dalle tradizionali case “a graticcio” (à colombages) della Petite France ai moderni edifici che ospitano il Parlamento Europeo, passando da quella che una volta era la dogana e la sede del canale televisivo franco-tedesco Arte, l’imbarcazione ci porta in un’ora ad attraversare la città e le diverse epoche che l’hanno vista arrivare ai giorni nostri attraverso commenti ed interessanti aneddoti disponibili in una decina di lingua diverse.
Unico neo : al momento di ritirare i biglietti, dopo aver fatto la fila, la persona allo sportello ci ha informato che tutti i posti della giornata erano stati venduti e siamo dovuti tornare l’indomani. Per evitare ciò meglio presentarsi in biglietteria al mattino o acquistarlo su internet.
Finito il giro in battello i nostri stomaci ci guidano a due passi da lì da Pfifferbriader. Questa tipica winstub (ristorante tradizionale, letteralmente « stanza del vino ») occupa un’antica casa alsaziana à colombages in una piazza pedonale circondata da casette con travi di legno a vista e con il campanile della Cattedrale da sfondo che rendono il luogo ancora più suggestivo.
Una volta dentro l’atmosfera è calorosa e rustica e la decorazione tradizionale. Oltre alle travi a vista e agli affreschi murali l’osservatore attento potrà ammirare le antiche vetrate raffiguranti la vita dei viticoltori (l’Alsazia è famosa per i suoi vini bianchi) o la Cattedrale.
Il « Pfiff » per gli intimi – o tutti quelli che hanno difficoltà a pronunciare il nome per intero, propone un menù di prodotti essenzialmente regionali e fatti in casa (come testimoniato dal logo certificatore introdotto in Francia nel 2014). Il nostro percorso gastronomico comincia con l’immancabile foie gras (rigorosamente alsaziano) per Map e la zuppa di cipolle per Fork come antipasti, continua con un succulento filetto di manzo “alla Rossini” e una padellata di patate al Munster (gustoso formaggio alsaziano originario della valle omonima). Per finire in dolcezza non potevano mancare una deliziosa crème brulée al pan di spezie (anche questo un prodotto gastronomico regionale doc) ed una crostata ai mirtilli per Fork, che le ricorda quella della nonna . Un pasto prelibato ed abbondante, portate rustiche per Fork e più gastronomiche per Map.
Si conclude così la nostra visita con una bella passeggiata digestiva nelle stradine di Strasburgo alla scoperta di altri angoli da condividere prossimamente con voi.
Consigli pratici:
Per visitare la città un ottimo modo è lo Strasbourg-pass (disponibile all’ufficio del turismo della città) questo consente di risparmiare permettendo di visitare gratuitamente numerosi musei nonché di ottenere importanti sconti per diverse attrazioni turistiche.
Dove dormire : se non volete spendere un capitale e le vostre pretese non sono elevate l’Ostello della Gioventù « deux rives » fa al caso vostro. L’ostello si trova nei pressi del giardino delle due rive a due passi dal ponte pedonale che collega la Francia e la Germania attraversando il Reno ed è comodamente raggiungibile in autobus dal centro città.
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